Un nuovo skyline per Detroit Waterfront District: la metropoli americana al centro del Manni Group Design Award

Al via la seconda edizione del Manni Group Design Award, il premio internazionale di architettura che identifica le soluzioni sostenibili capaci di scrivere il futuro delle nostre città. Il montepremi da 20.000€ sarà assegnato ai progetti più sostenibili e innovativi da una prestigiosa giuria di archistar internazionali.

Dopo il successo dello Xi’An Train Station Contest nel 2019, con eccellenti proposte giunte da 75 Paesi nel mondo, il focus di quest’anno si sposta negli Stati Uniti: il concorso lanciato da Manni Group, in collaborazione con YAC – Young Architects Competitions e Sterling Group, invita a progettare un nuovo quartiere mixed-use nel vuoto urbano affacciato sul fiume ed immerso fra i grattacieli della downtown di Detroit, Michigan.

L’architettura come motore di rinascita urbana

Il tema è dunque la rigenerazione urbana, legata alla costruzione offsite in acciaio, che risponde ai principi di sostenibilità, riciclabilità dei materiali e risparmio energetico, combinati per garantire il minimo impatto ambientale assicurando massima libertà espressiva al progettista.


Il concorso di idee è stato presentato ufficialmente il 13 ottobre durante il digital talk L’architettura come motore di rinascita urbana, che ha ospitato tre dei giudici del Manni Group Design Award per un panel d’eccezione: Jorge P. Silva di Aires Mateus, Giovanni De Niederhausern di Pininfarina e Giulio Rigoni di BIG – Bjarke Ingels Group hanno condiviso riflessioni sul ruolo fondamentale dell’architettura nella riqualificazione delle città, sottolineando l’importanza di basare strategie e politiche sulla sostenibilità ambientale.


Jorge Silva ci ha portati a scoprire progetti di rinnovo urbanistico di raffinati contesti storici del Portogallo, nello specifico delle piazze principali di Porto Côvo, un piccolo paesino nel sud del Paese; della città di Vila Real de Santo Antonio; e del centro città di Lisbona – a seguito di un devastante terremoto nel 1755 -, luoghi di aggregazione e fulcro delle principali attività dei cittadini.


De Niederhausern di Pininfarina ci ha mostrato come il re-design di un singolo edificio o infrastruttura possa rappresentare un forte rilancio per un intero quartiere. La pianificazione urbana puntuale infatti è stata il focus del suo speech: essa consiste nel lasciare da parte progetti su larga scala per concentrarsi su pochi interventi mirati. Ciò permette un’ottimizzazione dei risultati di sostenibilità su diversi piani: economica, sociale e ambientale.


Tre le case histories esposte: Cyrela, un edificio residenziale sito nella periferia di San Paolo, Brasile, che è stato il progetto propulsore per la successiva riqualificazione di un’area molto più vasta; Vilnius 5G Opera House, in Lituania; e ATC Tower, la torre di controllo dell’aeroporto di Istanbul, a cui è stata applicata la metodologia DFM (Design for Manufacturing) che ha previsto la costruzione offsite dell’intero edificio permettendo una riduzione sensibile dei costi data l’accelerazione dei tempi di montaggio in cantiere.


Giulio Rigoni ci ha trasportati a Brooklyn per la conversione dell’infrastruttura Brooklyn Queens Expressway – una struttura autostradale su tre livelli – in un parco waterfront, il Brooklyn Queens Park. Il focus primario alla base dell’intervento, rappresentato dalla connessione tra cittadino e natura, è qui associato a tematiche di viabilità urbana. L’efficientamento della rete stradale dell’area circostante, grazie all’annullamento della barriera architettonica presente, rende possibile una maggiore continuità tra l’area urbana Brooklyn Heights e il parco di Brooklyn Bridge, garantendo anche un accesso più agevole e sicuro al lungo fiume, migliorando notevolmente la qualità dell’aria. Questa operazione di rigenerazione ha dimostrato come sia necessario coinvolgere tutti gli Stakeholder assicurando così l’individuazione della migliore soluzione per la città.


Il legame con la seconda edizione del Manni Group Design Award è stato stabilito direttamente da Sterling Group, developer del progetto, che ha infine fornito una visione dell’evoluzione di Detroit, che dalle ceneri di un passato complesso punta ad una crescita e ad un futuro ricco di opportunità.

Detroit Waterfront District

All’inizio degli anni ’40 Detroit era definita «l’arsenale di democrazia». Eppure, negli ultimi decenni, lo spopolamento massivo e il conseguente degrado delle periferie ha trasformato una delle più floride metropoli americane nella più estesa città fantasma che la contemporaneità abbia mai conosciuto: una successione immensa di abitazioni malconce, strade deserte, edifici abbandonati.


È in uno di questi enormi vuoti urbanistici sul sedime dell’ex Joe Luis Arena, affacciata sul fiume Detroit di fronte alla sponda canadese, che i progettisti sono chiamati a intervenire per ridisegnare il futuro cuore leisure ed entertainment della città. Il Detroit Waterfront Discrict diventerà un dinamico polo d’attrazione completo di residenze di lusso, hotel, area business, centri commerciali e culturali; un centro pulsante e sostenibile, dove non mancherà il legame con gli elementi propri della metropoli del Michigan: la presenza dell’acqua e del verde urbano, infatti, rappresenteranno veri cardini per l’aggregazione sociale e di benessere.


Ogni intervento dovrà ispirarsi ai principi di sostenibilità energetica e compatibilità ambientale, e saranno da privilegiarsi tecnologie di costruzione a secco in acciaio, coerentemente alle caratteristiche architettoniche e di densità della downtown. Per questo ai concorrenti viene suggerito un abaco di nodi di progetto che danno la possibilità di ottenere una delle quattro specifiche menzioni riconosciute dai partner del concorso.

Manni Group: acciaio e sostenibilità

L’italiana Manni Group offre sistemi, soluzioni e competenze per il mondo delle costruzioni a secco in acciaio, promuovendo nuovi scenari per superare gli sprechi energetici e le emissioni inquinanti del parco immobiliare esistente. Attraverso 75 anni di attività, il Gruppo ha superato i confini nazionali promuovendo i principi della Circular Economy e dell’edilizia sostenibile.


Un impegno che si è tradotto nella lavorazione di materiali come l’acciaio, 100% riciclabile, e nella realizzazione di prodotti che contribuiscono al raggiungimento dei criteri per l’ottenimento delle certificazioni LEED e BREEAM e al rispetto dei CAM nazionali. Il Gruppo si avvale, inoltre, di strumenti volti alla trasparenza, quali gli EPD e l’etichetta DECLARE rilasciata da ILFI – International Living Future Institute.


Oggi più che mai guardare al futuro significa impegnarsi per un mondo più sostenibile, capace di conservare risorse e opportunità esistenti a favore delle nuove generazioni: ecco che il contest Manni Group Design Award 2020 diventa un appuntamento prestigioso e raffinato, orientato a stimolare il dibattito internazionale e capace di tracciare le linee del cambiamento attraverso la valorizzazione del talento dei giovani architetti.

La giuria internazionale

Grazie al supporto di YAC, società di Bologna che promuove concorsi di idee e architettura, il Detroit Waterfront District contest coinvolgerà una community di più di 4000 professionisti in tutto il mondo. I progetti più sostenibili e innovativi saranno selezionati dalla prestigiosa giuria del Manni Group Design Award composta da architetti e designer di calibro internazionale.


Sono 14 i giudici, tra cui archistar come Daniel Libeskind (Studio Libeskind), Giulio Rigoni (BIG Bjarke Ingels Group), Jorge P. Silva (Aires Mateus AA), Marie Hesseldahl Larsen (3XN), Marcos Rosello (aLL Design).


Inoltre, sono partner dell’iniziativa: Colorcoat Prisma® by Tata Steel in qualità di Main Sponsor, che assegnerà una Gold Mention per i progetti che presentino facciate di design; Dow, multinazionale dedicata al settore Chemicals, e Rockwool, azienda leader nella produzione di soluzioni in lana di roccia, come Sponsor.

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